Evobyte Team - 29 May 2018
La job descritpion dei tuoi collaboratori? Falla creare a loro
Ci troviamo in un mondo nel quale praticamente qualsiasi cosa è personalizzata. Per fare un esempio possiamo impostare la nostra personalissima playlist che ci permette di ascoltare solo le canzoni da noi scelte, o ancora i nostri programmi TV, le specifiche dell’auto e una miriade di altre cose.
Proprio per questo la domanda sorge spontanea: perché non integrare la personalizzazione anche per ciò che concerne la job description?
Purtroppo molto spesso, nella maggior parte delle strutture aziendali, la job description altro non è che per l’appunto una piatta “descrizione” di quelle che sono le skills e i requisiti richiesti, in base alle quali si sceglie la persona più adatta per un determinato ruolo.
Un metodo molto più efficace però potrebbe essere quello di andare a costituire posti di lavoro su misura in base alle persone.
In che modo? Semplicemente ponendo alle persone dei quesiti come: “In cosa sei particolarmente bravo?” “Qual è un tuo talento?” “E i tuoi obiettivi?”.
Così facendo si potrebbero assegnare alle persone dei ruoli che permettano loro in primis di crescere da un punto di vista professionale ed in secondo luogo, di conseguenza, che permettano di garantire una crescita aziendale proficua e vantaggiosa.
Naturalmente ogni persona ha un profilo differente ed è importante comprendere in che modo approcciarsi.
Altruismo e assistenza agli altri
Ci sono ad esempio le persone che, anche sul luogo di lavoro, non riescono a fare a meno di essere altruiste. Pur non avendo come compito quello di fornire supporto agli altri queste persone lo fanno in maniera del tutto naturale.
Questo tipo di persone sono rispettate dagli altri colleghi pur non avendo un ruolo formale a tutti gli effetti.
Per far si che si sentano a loro agio ed esprimano al meglio quelle che sono le loro potenzialità questi lavoratori devono essere inseriti all’interno di un contesto che permetta loro di poter aiutare gli altri.
Ad esempio si potrebbe pensare di assegnare degli incarichi di leadership e assistenza che permettano per l’appunto di valorizzare queste loro qualità.
Pensatori ed obiettivi
I pensatori sono quella categoria di professionisti incredibilmente preziosi per qualsiasi organizzazione lavorativa. Per contro però c’è da dire che spesso essi si sentono soffocati in questi contesti in quanto non sempre gli permettono di esprimere quelle che sono le loro potenzialità al meglio.
Le loro idee sono spesso viste come inverosimili e poco attuabili anche se nella maggior parte dei casi esprimono semplicemente delle soluzioni che sono al di là di quanto concepito fino a quel momento.
Per questo genere di persone è ideale avere dei piani e degli obiettivi chiari. Bisogna difatti possedere una certa organizzazione e fornire loro dei ruoli che gli permettano di esprimere al meglio queste potenzialità.
Così facendo si contribuisce senza dubbio ad ottenere dei risultati migliori per loro e per l’ambiente aziendale.
Creatività e nuove posizioni
Infine ci sono i creativi nei confronti dei quali la maggior parte delle aziende ha un approccio totalmente sbagliato. A tal proposito infatti c’è da dire che, nonostante nel corso degli anni anche i ruoli di creativi abbiano assunto una fisionomia che potremmo definire sempre più “fissa e rigida”, è pur sempre vero che questo tipo di posizioni non si possono standardizzare in maniera eccessiva.
Potremmo infatti avere davanti una persona che in quanto a skills è eccellente ma pecca in quanto proprio a vena creativa o ancora una persona che magari al contrario non presenta tutte le caratteristiche ricercate ma è in grado di proporci soluzioni creative alle quali non avevamo pensato.
Costruire un ruolo ad hoc intorno a questo tipo di persone può rivelarsi una delle migliori strategie a lungo termine in assoluto.