Evobyte Team - 05 Jan 2018
Social Credit System: il Trip Advisor delle persone che la Cina impone ai propri cittadini
Una sorta di Trip Advisor delle persone: è questo ciò che attende i cittadini cinesi a partire dal 2020.
La Cina, infatti, ha deciso di rendere concreta e misurabile la reputazione dei propri cittadini attraverso il Social Credit System. Si tratta di un meccanismo di monitoraggio delle persone a cui viene attribuito un punteggio che si basa su diversi fattori.
Fonti vicine al governo cinese hanno dichiarato che verranno presi in considerazione i seguenti cinque fattori per la valutazione sociale di ogni cittadino:
- Pagamento regolare di bollette e tasse
- Affidabilità e adempimento dei propri obblighi contrattuali
- Dati anagrafici digitali: email, numero di cellulare
- Analisi delle abitudini d’acquisto e dei comportamenti online e offline.
- Relazioni interpersonali. Sei single, sposato, hai figli? Ad ogni status un punteggio diverso
Dal 2020, infatti, lo stato cinese elaborerà un punteggio per ciascuno dei suoi cittadini basandosi su comportamenti d’acquisto, posizione di credito, amicizie e relazioni online. Il governo cinese sta elaborando l’indicatore Social Credit System per valutare l’affidabilità dei suoi 1,3 miliardi di cittadini attraverso un vero e proprio punteggio “social”.
Tutti i cittadini cinesi saranno obbligati a iscriversi a una sorta di piattaforma basata sul ‘Social credit’: il governo valuterà il comportamento di ogni persona, ente e società con un punteggio social. Ogni cittadino cinese sarà obbligatoriamente inserito nel grande database nazionale che conterrà informazioni personali, fiscali e politiche, incluse violazioni della legge, tasse pagate o non pagate: accanto a ogni persona sarà indicato e visualizzato il punteggio social.
Ogni dettaglio e abitudine di vita delle persone verrà presa al vaglio dal governo cinese per monitorare e declassare i cittadini poco ligi al dovere.
Tutto sarà oggetto di monitoraggio: abitudini di fruizione dei contenuti online (tempo speso guardando video, giocando, chattando) e rete di contatti con cui si interagisce abitualmente.
Le persone saranno valutate in base alle proprie competenze, comportamenti, errori e relazioni.
Sei laureato? Accumulerai punti preziosi? Non paghi le tasse? Verrai penalizzato.
I cittadini saranno spinti, poi, a esprimere valutazioni gli uni rispetto agli altri. Gli utenti saranno infatti incoraggiati a esprimere punteggi o critiche ad amici, conoscenti e colleghi.
La valutazione relativa a ciascun cittadino sarà visibile a tutti all’interno con l’intento del governo di educare le persone al rispetto delle regole imposte.
Inutile dire che è piovuto un mare di critiche su questa iniziativa giudicata lesiva dei diritti personali dell’individuo. Tutto ciò, infatti, si traduce in un costante controllo sui cittadini da parte del Governo e in un monitoraggio in tempo reale di ciò che avviene on line.
Del resto stiamo parlando del paese dotato del più grande firewall in grado di bloccare le “tentazioni” occidentali come Facebook, Twitter, Instagram e WhatsApp.
A detta dei suoi esponenti, l’obiettivo della Cina non è il controllo dei propri cittadini, ma la possibilità di “creare e incentivare una cultura della sincerità“.
Staremo a vedere se il governo cinese si manterrà fedele al suo intento da qui al 2020.